Italia chiusa a Natale e Capodanno? Dopo la prima stretta e la successiva ipotesi di riapertura, arriva una possibile nuova stretta in arrivo durante la settimana di Natale. Il governo sta valutando di intervenire con nuove misure più restrittive nei giorni da Natale a Capodanno chiudendo ristoranti, bar e negozi.
Secondo Repubblica, Corriere della Sera e La Stampa, si sta pensando a un irrigidimento delle norme anti contagio nei giorni festivi e prefestivi. L’Italia chiusa diventerebbe una sorta di zona arancio/rossa, con la possibilità di spostarsi solo dai Comuni sotto i 5.000 abitanti, e comunque non oltre i 30 km, nei giorni del 25, 26 dicembre e l’1 gennaio. L’ipotesi, emersa al termine della riunione dei capi delegazione, è adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle disposizioni come avverrà in Germania, per evitare la terza ondata.
Per domani, lunedì 14 dicembre 2020 è infatti in programma una riunione tra i capidelegazione della maggioranza, il Cts e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. L’incontro, su proposta dal capo delegazione dei Cinquestelle e ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ha l’obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale dal punto di vista del rischio sanitario e capire se ci sono preoccupazioni particolari connesse al rischio di assembramenti in vista dei prossimi giorni.
Non si escludono interventi per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città – prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate o anticipando il coprifuoco e la chiusura di bar e ristoranti – e limitare i grandi spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni – che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore – sia quelli all’interno delle stesse
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