Un nuovo mini-Dpcm che istituisce un lockdown nel fine settimana. Sarebbe questa l’ipotesi allo studio del governo per evitare, o più probabilmente contenere, un nuovo impennarsi della curva epidemiologica, che dovrebbe continuare a crescere, secondo le proiezioni, almeno un’altra settimana.
Secondo i quotidiani nazionali, sono due/tre le ipotesi del governo per il nuovo mini-Dpcm. Oltre alla zona rossa per almeno due settimane nei weekend del 9-10 e 16-17 gennaio (ma non si esclude anche inizio febbraio), con la chiusura di bar e ristoranti (aperti solo per l’asporto), negozi, centri commerciali e il divieto di spostamento, con limitazioni anche nella circolazione intercomunale e interregionale durante la settimana. Nella versione più “blanda”, avanzata dal Corriere della Sera, l’ipotesi sul tavolo è quella di mantenere in vigore in tutta Italia, e dunque anche per le Regioni che dal 7 gennaio diventerebbero gialle, alcune delle misure messe in campo per le festività, incluso il divieto di spostarsi tra Comuni anche se si è in zona gialla e la chiusura dei ristoranti anche a pranzo. Per Repubblica invece ci sarebbe una maxi zona rossa nazionale nei giorni festivi e pre-festivi, con tutte le chiusure del caso.
Infine, potrebbe arrivare un nuovo ‘calcolo’ dell’RT, che permetta di decretare il passaggio a zone arancioni e rossi con criteri più stretti di quelli attuali. Repubblica cita il caso del Veneto, che da settimane ha numeri terribili, ma è in zona gialla per un incrocio di parametri. L’idea – secondo il quotidiano – è intervenire su due criteri: l’incidenza dei positivi ogni centomila abitanti e l’asticella dell’Rt.
© Riproduzione riservata

