Il Bilancio di previsione Stato per il 2021 è ormai legge, la n. 178 del 30 dicembre. Tra le tante misure previste, contiene la previsione di ristori a fondo perduto per le attività economiche e commerciali delle Città Santuario. “È un importante risultato partito da Assisi ma reso possibile con la fondamentale collaborazione della Città di Loreto e di altre Città Santuario – quali Pompei, San Giovanni Rotondo, Pietrelcina, Mercogliano-Montevergine, ecc – e grazie all’azione di sensibilizzazione del comitato assisano spontaneo di #noidimenticati e di Confcommercio Assisi”, ricorda in una nota la lista civica Assisi Domani.
“Appena un mese fa – ancora la nota del gruppo consiliare di maggioranza – il Consiglio comunale approvava all’unanimità la mozione scritta dal gruppo consiliare di Assisi Domani a firma del capogruppo Cardinali che, unitamente a PD e al Movimento Cinque Stelle, supportava il Sindaco Stefania Proietti nel continuare a farsi portavoce verso le istituzioni nazionali per il riconoscimento di ristori economici verso quelle piccole attività economiche delle Città Santuario fino ad ora digiune dai benefici economici riconosciuti alle attività della filiera del turismo. Ricordiamo anche gli sforzi e le tante richieste fatte dal nostro Sindaco per ottenere un riconoscimento e n aiuto diretto alle tante attività economiche legate al turismo che, a causa del COVID, hanno visto azzerare la propria capacità di lavoro”.
“Esprimiamo, quindi, apprezzamento e vivo ringraziamento al nostro Sindaco Proietti – aggiunge ancora Assisi Domani a proposito dei contributi alle Città Santuario – per il fermo assolvimento di un impegno morale e materiale, ai parlamentari umbri, alle istituzioni nazionali e al Governo per il riconoscimento di questi primi benefici verso quelle attività economiche e commerciali della filiera e dell’indotto del turismo che, nelle Città Santuario, stanno vivendo una “tempesta perfetta”. Risorse che forniranno una prima risposta concreta ai bisogni di tanti cittadini, lavoratori e imprese. La misura introdotta non sarà sufficiente alla soluzione dei gravi problemi finanziari ed economici generati dalla pandemia da COVID19, ma è indicativa di una sensibilità e una vicinanza delle istituzioni e del governo alla Città di Assisi ed a realtà simili alla nostra. Oggi più che mai è assolutamente necessario dedicare costante attenzione alle esigenze delle imprese e dei soggetti economici che si apprestano ad affrontare un 2021 a dir poco complicato, dopo un 2020 che ha registrato i peggiori risultati che memoria umana ricordi”.
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