“A partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo. Nell’attesa il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale, che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa convocata a conclusione del G20 con i ministri del Turismo. “Il mondo vuole viaggiare in Italia – ha proseguito il premier secondo Repubblica.it – e l’Italia è pronta a ridare il benvenuto al mondo. Non ho dubbi che il turismo nel nostro Paese riemergerà più forte di prima”. Il permesso nazionale permetterà di viaggiare senza restrizioni. “Grazie al pass italiano – ha spiegato Draghi – i turisti saranno in grado di spostarsi da un Paese all’altro senza quarantena, a patto che possano dimostrare di essere guariti dal Covid, vaccinati o negativi a un tampone”. Il settore, ha poi proseguito il presidente del Consiglio, dovrà essere reso “più sostenibile e inclusivo, per proteggere anche l’ambiente e fare in modo che ci sia un’inclusione delle comunità locali” e per il ritorno dei turisti in Italia saranno indispensabili “regole chiare e semplici”.
Il premier ha poi ricordato che “le nostre montagne, le nostre spiagge, le città e le nostre campagne stanno riaprendo e questo processo accelererà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”. Per questo, ha esortato il presidente del Consiglio, “prenotate le vostre vacanze in Italia, non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”. Un consiglio non solo ai ministri del Turismo del G20 e agli stranieri, ma anche ai connazionali. E proprio per consentire il rilancio delle attività turistiche, il premier nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio ha annunciato che “il governo intende offrire un aiuto all’industria turistica che ha avuto tanto danno da questa chiusura così prolungata” a causa dell’emergenza provocata dalla pandemia del coronavirus. Motivo per cui al settore sono dedicati parti importanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che sarà attuato con i fondi del Recovery.
Parole accolte con “entusiasmo” dal sindaco Stefania Proietti: “Con queste decisioni – ha affermato il sindaco – si dà una leva importante per far ripartire il turismo e l’accoglienza. Assisi perciò saluta positivamente il piano del governo perché significa riaprire le porte ai turisti, quelle porte che da oltre un anno si sono chiuse a causa del Covid. Non c’è più tempo da perdere, le nostre attività alberghiere ed extralberghiere, come il settore della ristorazione, sono in ginocchio e se non si riprendono in fretta rischiamo la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ben venga quindi il Green Pass nazionale per accogliere i turisti italiani in attesa poi di quelli stranieri. La nostra città attira da sola il 25 per cento del turismo del bacino regionale, con i suoi 5-6 milioni di turisti all’anno, è semplicemente la verità sostenere che se riparte Assisi riparte tutta l’Umbria”.
(aggiornamento delle 18.00) In considerazione della riapertura delle attività di ristorazione, segnatamente per i locali che hanno spazi all’esterno, l’amministrazione ha deciso di accogliere le richieste degli esercenti e di chiudere in via sperimentale la zona a traffico limitato in Corso Mazzini nei giorni festivi e prefestivi dalle ore 11 all’ora del coprifuoco (che per ora è fissata alle 22), e in piazza del Comune dalle 11 alle 15 e dalle 18 al coprifuoco. Anche la scorsa estate, con la ripartenza del turismo, il centro storico di Assisi si trasformò in un ristorante a cielo aperto sempre per garantire alle tante attività rimaste forzatamente ferme di riprendere in mano il proprio lavoro nelle condizioni migliori. Così anche quest’anno i ristoratori potranno allestire i tavoli lungo la strada e in piazza garantendo la somministrazione dei pasti senza il via vai della auto. Ovviamente la circolazione è sempre garantita ai mezzi di soccorso e alle auto dei residenti.
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