A un anno di distanza dalla prima falsa partenza prevista a giugno del 2019, parte finalmente il cantiere del teatro Metastasio, con una durata dei lavori, come da manifesto dei lavori, di circa 280 giorni. A metà giugno si sono visti i primi operai lavorare finalmente sul cantiere, che da mesi sta peraltro restringendo la non già agevolissima via Fortini.
I lavori costeranno circa un milione di euro, e hanno l’obiettivo di creare uno spazio che, a pochi passi da Piazza del Comune, possa diventare un teatro ai convegni, dal cinema al balletto, dalla lirica all’operetta. Ai lavori già preventivati con il progetto del 2017 – furono presentati dall’allora assessore a cultura e turismo Eugenio Guarducci – si aggiunge una parziale riqualificazione e potenziamento della copertura, dopo la ricognizione della parte superiore della struttura. Nella ricognizione pre-lockdown si è preso atto che, fermo restando la bontà complessiva della struttura, c’è necessità di una riqualificazione del piano di falda e delle capriate.
Il progetto del cantiere del Teatro Metastasio è già stato aggiornato e i lavori – previsti e ‘imprevisti’ – sono partiti metà giugno: essi prevedono il rifacimento di pavimenti e rivestimenti; la sostituzione delle sedute esistenti con poltroncine più spaziose e comode; la sistemazione dell’area palcoscenico e del fondale; la fornitura e posa in opera del sipario e delle arie; l’adeguamento dell’impianto elettrico e degli impianti luci e sonoro; l’impianto termico e di climatizzazione estiva mediante l’installazione di una macchina frigorifera ed una unità di trattamento aria che migliorerà notevolmente il comfort ambientale. Infine, verranno potenziati anche l’impianto antincendio e le vie d’esodo, oltre alla riqualificazione di piano falda e capriate. Al termine dei lavori, il Metastasio sarà in grado di ospitare 235 spettatori in platea cui si sommeranno 3 posti per spettatori diversamente abili e 112 posti in galleria per un totale di 350 posti a sedere. Il teatro riavrà anche il restauro del fondale ottocentesco dipinto dal pittore ascolano Raffaele Fogliardi nel 1839.
© Riproduzione riservata