Il Comune si schiera al fianco della Casa di riposo Andrea Rossi, che chiede al Tar di Reggio Calabria di rientrare in possesso dell’hotel Subasio. La struttura è da anni al centro di una vicenda giudiziaria. La prima parte è terminata nel 2016 dopo che il Tar dell’Umbria ha bocciato il ricorso intentato dalla società che aveva vinto il bando di affitto contro la revoca delle licenze di albergo e ristorante decisa dal Comune. In questo nuovo capitolo della vicenda dell’Hotel Subasio, al fianco dei legali dell’Andrea Rossi ci sarà ad adiuvandum l’avvocato Tosca Molini.
Alla Hotel Subasio Srl – come da determinazione dirigenziale del 21 dicembre, che riprende un indirizzo di giunta – si chiede di “ottemperare alla sentenza definitiva del Tar calabrese (664/2016) e per ottenere in particolare il rilascio dell’hotel in seguito al provvedimento di interdittiva antimafia del 18 giugno 2015”.
La revoca delle licenze ai gestori dell’Hotel Subasio fu tra i primi atti della giunta Proietti. All’epoca la Fratelli Catalano, ritenendo l’atto “drastico e ingiusto”, aveva fatto ricorso. Dopo una prima vittoria – quando il Tar dell’Umbria aveva accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento – c’era stato un nuovo ricorso. Stavolta del Comune che, assistito proprio da Molini, aveva vinto. Ora la terza parte della vicenda, con Comune e casa di riposo uniti per riottenere l’immobile. La notizia è riportata dal Corriere dell’Umbria in edicola oggi.
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