Quattordici lavoratori in nero individuati dai Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia in una pizzeria dell’assisano e in un locale del tuderte.
Nel caso di Assisi i “dipendenti”, secondo gli accertamenti della locale tenenza, erano addetti alle più svariate mansioni: dal pizzaiolo al lavapiatti, all’addetto alla sala. A fattor comune, per i quattordici lavoratori in nero, in gran maggioranza cittadini italiani, il fatto che i datori di lavoro non avevano provveduto ad effettuare le prescritte comunicazioni di assunzione al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Ai datori di lavoro sono state applicate le sanzioni amministrative per l’impiego di manodopera “in nero”, con l’applicazione della “maxi-sanzione” prevista dall’attuale normativa in materia di lavoro. Inoltre, le attività economiche sono state segnalate al locale Ispettorato Territoriale del Lavoro per l’applicazione della sospensione dell’attività imprenditoriale avendo rilevato, in entrambi i casi, un impiego di personale “in nero” in misura superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti all’atto dell’intervento sul luogo di lavoro.
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