Si è svolta a Roma la consegna a Roma dell’oscar street theatre all’umbro Stefano Venarucci. L’attore e regista di Assisi ha ricevuto la statuetta dorata “Dante di Shakespeare” alla serata conclusiva della gara Ahi, serva Italia! – Dante di Shakespeare, basata sull’omonimo romanzo di Monaldi & Sorti edito da Solferino. A condurre la serata Daniela Vergara, volto storico del Tg2 RAI. Nella sua performance, Stefano Venarucci si era esibito in coppia con il giocoliere e fuochista Stefano Tatoli, in arte Sascia B, e la loro esibizione è stata premiata in particolare per «la qualità della recitazione e la resa dei numeri con il fuoco, concepiti non come mero artificio visivo bensì come integrazione spettacolare al testo, conferendo all’esibizione nel suo complesso una considerevole originalità».
Stefano Venarucci e Sascia B erano in gara con la spettacolare performance Cuori in fiamme – Storia della tragica amicizia tra Dante e Guido Cavalcanti. Il duo si era esibito il 26 e 27 agosto scorso, rispettivamente a Montecatini VdC, in provincia di Pisa, e a Sarzana, in provincia di La Spezia, riscuotendo grande attenzione da parte del pubblico e dei media. Nella première streaming i partecipanti hanno assistito all’esibizione live di Venarucci, tratta dallo spettacolo.
La cerimonia – annunciata inizialmente al Globe Theatre di Gigi Proietti, il luogo shakespeariano per eccellenza della Capitale – dopo il crollo strutturale avvenuto nel teatro è avvenuto alla Casa di Dante a Roma, che ha aperto alla manifestazione le sue porte per gentile concessione del vicepresidente Enrico Malato, uno dei massimi dantisti viventi. Sul palco allestito per l’occasione c’era un ledwall, destinato ad ospitare la proiezione di scene e panorami spettacolari dell’esibizione vincitrice. La Casa di Dante in Roma, culla degli studi danteschi fondata nel 1913 da Sidney Sonnino, ha sede nello storico Palazzetto degli Anguillara, a cui appartiene tra l’altro la medievale e affascinante torre. Oggi vanta come presidenti Marta Cartabia e Giorgio Napolitano, e come soci studiosi insigni tra cui l’italianista Giulio Ferroni. La serata, visionabile sul portale di RAI Cultura (www.raicultura.it), ha visto Stefano Venarucci e Sascia B prodursi anche in una esibizione live sul palcoscenico della premiazione.
L’inedito contest teatrale ha animato strade e piazze di tutta Italia, riscuotendo grande attenzione di pubblico e sui media televisivi: oltre a RaiUno, una quindicina di servizi realizzati da TGR Rai, Tv private e WebTV, oltre a numerosi articoli stampa, rafforzati dal sostegno di testimonial come Pupi Avati e Monica Guerritore. Singoli artisti di strada e intere compagnie sono scesi nelle piazze per cimentarsi in questa esclusiva gara di spettacolo interamente basata su un libro: il romanzo Ahi Serva Italia! – Dante di Shakespeare del duo Monaldi & Sorti, la celebre coppia, nell’arte e nella vita, che la Guerritore ha applaudito come «art director della pagina scritta».
Il successo dell’iniziativa ha fatto sì che il premio diventi biennale: prossima edizione dunque nell’estate 2024, con libertà di scegliere estratti non da uno solo dei volumi della trilogia, bensì da tutti e tre. Il terzo e ultimo volume della trilogia dantesco-shakespeariana è previsto infatti per l’autunno 2023. A ognuno dei tre ensemble vincitori a pari merito va la scultura “Dante di Shakespeare”, opera dell’illustratore Luca Tarlazzi (creatore tra l’altro di copertine per autori bestseller come Ken Follett, Andrea Camilleri, Patricia Cornwell e Valerio Massimo Manfredi): un originalissimo busto di Dante regge in mano, come fosse Amleto, il classico teschio sul quale campeggia inaspettatamente un berretto da giullare. La piccola scultura racchiude così in sé i tre simboli dell’iniziativa e del romanzo ispiratore: Dante, Shakespeare e il teatro di strada.
Cuori in fiamme, lo spettacolo grazie al quale Venarucci porta a casa uno dei tre “Dante di Shakespeare” assegnati a pari merito, narra la tragica fine di Guido Cavalcanti dopo la rottura dell’amicizia con Dante. Una rottura che fu estrema conseguenza dello scontro tra la fede di Dante, e il suo amore per Guido, e l’ostinato scetticismo di quest’ultimo. L’emozionante recita live dell’attore Stefano Venarucci sul palco allestito all’interno della Casa di Dante in Roma è stata accompagnata sul ledwall da uno spettacolare intreccio tra le creazioni di fuoco di Sascia B e scene in bianco e nero tratte dallo sceneggiato Dante prodotto dalla RAI nel 1965, dove il giovane Giorgio Albertazzi interprete di Dante è affiancato da un magistrale Luigi Vannucchi nei panni di Guido Cavalcanti; uno dei personaggi più sentiti da Vannucchi, come ha rivelato la figlia Sabina che ne ha seguito le orme sui palcoscenici italiani. Una scelta di ruolo, quella di Vannucchi, dal sapore fatale: Guido Cavalcanti e Luigi Vannucchi soffrivano entrambi di “malinconia”, come al tempo era denominata la depressione, e si addormentarono per sempre la sera di un 29 agosto; nel 1300 Cavalcanti, nel 1978 Vannucchi. Nelle appendici del loro romanzo Monaldi & Sorti commemorano la duplice, tragica vicenda attingendo ad un toccante articolo commemorativo del regista Sandro Bolchi, apparso sul Corriere della Sera all’indomani della morte dell’amico Vannucchi.
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