“Ieri un minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta per ricordare con un gesto di solidarietà tutti coloro che sono scomparsi a causa del contagio virale. Una breve riflessione per coloro che soffrono ancora, ma anche per tutti coloro che stanno dando la propria vita per salvare quante più persone possibile, per chi sta mantenendo l’ordine pubblico e anche per chi è al servizio della gente turbata e disorientata”. Lo scrive Francesco Mignani, già assessore del comune di Assisi e capo politico del movimento civico “Scelgo Assisi”.
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“Un minuto di silenzio per tutti, anche per chi vive il disagio del caos di questi giorni tra le mura domestiche, per chi mestamente vive la sofferenza della scomparsa di un familiare, per chi ha perso il lavoro e sente sulle spalle il peso di un grande scoramento morale, sociale ed economico. Stiamo vivendo il tempo del dolore e dell’angoscia ed anche il nostro territorio non ne è immune. L’ordinata pazienza, il senso di responsabilità e di collaborazione che ci contraddistingue è molto presente anche qui da noi”, sostiene ancora Francesco Mignani, che esprime “Un grazie doveroso va dunque a tutti: sanitari, civili, militari e religiosi che tanto si adoperano per ostacolare la propagazione del virus e il superamento di questo triste periodo, ma anche un grazie a tutti noi”.
“In Assisi abbiamo più di un motivo per credere che tutto questo presto avrà soluzione. Siamo abituati alla sofferenza, come nei casi dei ripetuti terremoti, ma propensi anche a credere in quella speranza che ci anima dal profondo e in quel senso di solidarietà mutuato in noi dal pensiero del nostro più grande concittadino, San Francesco: ‘Va e ripara la mia casa’. Prendiamo in prestito, adattandolo al nostro tempo questo messaggio divino, inteso come stimolo ad un’azione comune che ci permetta di credere che dal fare collettivo e dal senso civico di ciascuno, si possa riparare oggi ciò che ci sembra irrecuperabile e superare dunque le difficoltà presenti e credere in un futuro migliore”.
“Per questo – scrive ancora Francesco Mignani – suggeriamo alla nostra amministrazione di adoperarsi con ATTI CORAGGIOSI e supportare i nostri cittadini e le imprese in difficoltà e dare loro da SUBITO LA SPERANZA necessaria, che oggi si chiama liquidità. Sono in atto misure adottate dal governo, ( nel valuteremo l’efficacia), ma chiediamo anche a questa amministrazione l’adozione di proprie misure di intervento, sul blocco della tassazione locale e su altre modalità”.
“La revisione del bilancio infatti deve mirare ad annullare del tutto per l’intera annualità le maggiori imposte, Imu, e tari, ma anche la tassa sulle insegne e per l’occupazione del suolo pubblico. Si impone a nostro avviso anche una revisione della spesa pubblica, legata ai gettoni di presenza e agli stipendi per gli amministratori, la revisione degli emolumenti dirigenziali, la sospensione delle spese per consulenze esterne e il blocco della rate dei mutui attivati da questa amministrazione. Si può inoltre tener conto della destinazione dei fondi incassati dalla tassa di soggiorno del 2018 al gennaio 2019.
“Dare da mangiare alle persone, fare ripartire i cantieri edili già finanziati, ridare impulso alle attività turistiche e al commercio, questo è l’obiettivo. Occorre dunque – secondo Francesco Mignani – recuperare risorse per metterle a disposizione delle famiglie e delle attività, ma a nostro avviso unitamente al capitale materiale, occorre fare leva sulla grande risorsa di questa terra rappresentato dal CAPITALE UMANO. Le esperienze dei tanti imprenditori dei vari settori: turistici, dell’artigianato, delle piccole e medie e imprese del commercio, del volontariato, della scuola del sociale, delle famiglie e dei religiosi deve essere più che mai valorizzata. Per questo chiediamo ai nostri amministratori di dare voce a tutti le categorie, attraverso lo strumento della video conferenza da adottare in modo periodico fino a fine crisi”.
“Potremmo chiamarlo ‘Empowerment civico’ o più semplicemente una grande azione di ‘ingegneria sociale’ che dia luogo da subito, senza aspettare il giorno dopo a modalità di azione e di proposte suggerite dal basso, per la ripartenza immediata della città, anche attraverso la destinazione mirata delle risorse. Chiediamo dunque che non siano solo agli amministratori ad occuparsi del dopo, ma che questo sia affidato al contributo di tutti. Tali dinamiche potranno essere viste come il vero rinascimento di Assisi. Un vero atto di coraggio in grado di mettere insieme politica, società ed economia in un unico momento. Riteniamo ora più che mai quanto sia importante il superamento degli egoismi e il contributo che possono dare coloro i quali vivono sulla propria persona, sul proprio lavoro, il peso di questa emergenza globale, sia umana, sanitaria che economica. Non perdiamo tempo”, la conclusione dell’appello di Francesco Mignani.
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