Da Assisi a Roma a piedi (e con ritorno in treno) per imparare ad essere autonomi e il significato di parole come “cooperazione” e “aiutarsi”, perché “sono stati giorni intensissimi”, come racconta uno dei partecipanti, e perché condividendo vengono meno le ragioni per cui a volte le persone si dividono. Protagonisti del pellegrinaggio sono stati alcuni alunni del liceo Sesto Properzio, sezione scienze umane (perlopiù 1 AS, con un paio di ragazzi di altre classi), che per la prima volta hanno compiuto questa esperienza, grazie all’idea delle professoresse Stefania Panza e Chiara Leone.
“Il tutto – tiene a precisare la dirigente scolastica Francesca Alunni – non sarebbe stato possibile senza la forte collaborazione dei genitori, che per 8 giorni hanno coadiuvato le professoresse e i ragazzi in caso di emergenza”. L’idea di far compiere agli alunni del Liceo Sesto Properzio un tratto del Cammino della Luce (nello specifico il cammino da Todi a Roma) è nata dal Cortile di Francesco del 2017, che ha visto 70 relatori tra esponenti della società civile, cultura, politica e arte per ascoltare e dialogare sul tema del “cammino”, ma anche la mostra “Camminamente”, prima esposizione italiana sulle scarpe dei grandi camminatori, ideata da Antonio Gregolin e nella quale sono state mostrate le scarpe (e le storie) di più di trenta grandi camminatori, noti e meno noti, che hanno macinato migliaia di chilometri nelle strade del mondo.
“I ragazzi – spiega ancora la dirigente scolastica al Corriere dell’Umbria in edicola il 19 giugno 2018 – si sono confrontati ‘fisicamente’ con parole come solidarietà e cooperazione: senza l’aiuto di tutti non sarebbe stato possibile compiere questo percorso”. Dopo circa una settimana di cammino, gli alunni del Liceo Sesto Properzio (in totale una ventina) sono arrivati a Roma, hanno visitato la Basilica di San Pietro e poi sono tornati in treno, quando ad accoglierli – oltre ai genitori e ai professori, tra cui la dirigente Alunni – hanno trovato anche gli assessori Veronica Cavallucci e Simone Pettirossi.
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