Nonostante il coro di no dalle attività produttive e dalle associazioni di categoria, il consiglio comunale approva la imposta di soggiorno, con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari delle opposizioni. Il consiglio comunale è finito ieri sera a tarda ora, dopo un ampio dibattito sulle partecipate (presenti Ernesto Cesaretti di Sase e Marco Gubbiotti di Assisi Servizi) e appunto sul nuovo balzello. “300.000 euro nel 2016, 850.000 nel 2017, 2.400.000 euro nel 2018 – scrive su Twitter l’assessore Guarducci – Maratona vinta! In soli 3 mesi risorse necessarie x cultura turismo. Ora i 100 mt, il piano marketing”.
Per Federico Masciolini, capogruppo del Pd, “votiamo sì perché il turismo, in una città come Assisi, ha bisogno di risorse importanti che non possono e non devono essere sottratte da altri capitoli del bilancio comunale. Assisi – secondo Masciolini – non può avere una politica difensiva e conservativa, serve qualità e redditività e non solo quantità”. Per Giuseppe Cardinali, capogruppo di Assisi Domani, “il gruppo vota convintamente sì alla tassa di soggiorno, perché c’è bisogno di risorse il turismo e per realizzare eventi e iniziative, ma anche per avere un territorio turisticamente fruibile”. Per Luigi Bastianini dei Cristiano Riformisti, “la chiave di volta sta nel fatto che sarà l’amministrazione a metterci la faccia grazie al piano marketing. Assisi vive di turismo e c’è bisogno di maggiori risorse e di più servizi per il settore”.
Sfumata la posizione del centrodestra: Uniti per Assisi avrebbe votato sì se fossero state accolte alcune modifiche, chieste con specifici emendamenti: l’introduzione della imposta di soggiorno dal 2019 e dal secondo/terzo giorno di permanenza (bocciata), una card con sconti e servizi (già concepita dall’amministrazione) e l’esenzione per categorie di soggetti come atleti e studenti. Anche Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini sarebbero stati favorevoli alla tassa di soggiorno, “ma solo se questa verrà usata anche per ridurre le tasse dei cittadini, che pagano imposte maggiori per i servizi aggiuntivi dovuti ai milioni di turisti, senza che la maggior parte di loro ne tragga alcun beneficio: così non sarà e votiamo no”.
Contrario a “questa tassa di soggiorno” il consigliere Fabrizio Leggio del Movimento 5 Stelle, che da mesi chiede un piano marketing. “L’amministrazione dice sarà presentato entro il 31 ottobre, a dimostrazione del fatto che al momento non si ha ancora la minima idea di quale sia l’obbiettivo e come raggiungerlo. Peccato che finora si siano incassati solo flop (ultimo il Festival dei Cammini, per il quale il Comune ha speso 40.000 euro e la Regione 35.000 con un programma presentato due giorni prima), facendo aumentare i timori per un investimento `al buio’ delle risorse che verranno dall’imposta di soggiorno: e ancora non ci sono iniziative per il Festival dei Cori (novembre) e per il Natale”.
€300.000 2016 €850.000 2017 €2.400.000 2018
Maratona vinta! In soli 3 mesi risorse necessarie x cultura turismo.
Ora i 100 mt: piano mktg pic.twitter.com/pGCg9dQc6e— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) 29 settembre 2017
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