(Flavia Pagliochini) La Lega lancia la campagna “Basta Proietti!”, “non un attacco alla persona ma a sette anni e mezzo di amministrazione in cui si è fatto poco”. Parola del segretario Simone Pasqualoni, del consigliere regionale Stefano Pastorelli e dei consiglieri comunali Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli, quest’ultimo assente giustificato per motivi di lavoro. “Non uno slogan sterile ma un’attività volta a portare alla luce le pecche dell’immobilismo dell’amministrazione comunale, caratterizzata da un rimpasto continuo sul fronte assessorile, dal concentramento delle deleghe più importanti tutte nelle mani del sindaco e con l’errore di programmazione e conseguente perdita di risorse”, come ha ricordato Pasqualoni, segnalando tra i problemi principali “la fonderia Tacconi, la costruzione degli asili che prevedono le demolizioni di edifici pubblici: diciamo ‘basta Proietti!’ con senso civico e politico, per noi la politica è prima di tutto servizio e impegno sul territorio”.
Il consigliere Mignani ha presentato il lavoro svolto in un anno, sottolineando proprio come sia mancato l’impegno sul territorio: “Io e Jacopo abbiamo presentato diverse interpellanze e mozioni, seguendo un approccio dell’ascolto che sia al servizio delle persone laddove la giunta non interpreta i bisogni dei cittadini. Servirebbe però – l’appello al resto della minoranza – una maggiore collaborazione tra le opposizioni: abbiamo dovuto metabolizzare una pesante sconfitta ma ora è il momento di mettersi a lavorare”. Tra le segnalazioni di Mignani, “la città manca di pulizia, cura del verde e cura delle strade, ci sono i problemi dell’arredo urbano e della viabilità, le frazioni sono dimenticate. Con ‘Basta Proietti!’ promuoviamo competenza e interdisciplinarietà coinvolgendo tutto il tessuto sociale e le associazioni, le comunità religiose e i cittadini”. Tra le proposte sul tavolo, i varchi elettronici e più agenti per risolvere il problema della viabilità, ma anche riaprire piazza San Francesco. E un maggior dialogo con la cittadinanza, come dimostra la ‘querelle Vescovado’, dove la scarsa comunicazione sul bookshop e sulla viabilità ha creato una tempesta in un bicchier d’acqua.
E che “la giunta a volte crei dei problemi che non ci sono e che poi vengono risolti al 5%” e “lo scarso dialogo con la cittadinanza” sono modi di fare sottolineati dal consigliere regionale Pastorelli: “Vorrei innanzitutto ringraziare i consiglieri comunali per il loro lavoro”, la sua premessa. “Lanciamo Basta Proietti, che è un messaggio forte e politico – ha aggiunto – non tanto rivolto alla Proietti come persona ma a un’amministrazione che in questi sette anni e mezzo non ha portato risultati. Ci sono cerimonie e tagli del nastro, selfie e celebrazioni di compleanni e inaugurazione a volte anche fittizie come nel caso della torre poligonale che è rimasta aperta per mezzo pomeriggio o l’asilo nido a Castelnuovo che viene costruito senza sapere quante nascite ci sono e se veramente serva: questo è un modus operandi che non ci piace”.
Durante la conferenza i presenti hanno risposto anche ad alcune domande: per quanto riguarda le fonderie, il consigliere regionale Pastorelli ha detto che “tutti gli enti devono fare la propria parte: in campagna elettorale la Proietti ha fatto un’ordinanza che è apparentemente andata incontro alle istanze dei cittadini e però non aveva fondamento infatti è stata cassata. Noi vorremmo un progetto serio, al ministro Giorgetti era stato presentato un dossier su cui qualora avesse vinto il centrodestra si sarebbe potuto lavorare. Le risposte in consiglio regionale sono state chiare – ha concluso Pastorelli – la giunta comunale deve fare la propria parte”. Il problema è che però tutto deve partire dalle Fonderie Tacconi che dovrebbero presentare un piano di delocalizzazione e solo dopo il Comune deve ‘agire’ sul fronte bonifica dell’area. Ma finché le fonderie non delocalizzano, tutto è fermo al palo.
Per quanto riguarda l’aeroporto, Pastorelli ha ricordato che “la giunta Tesei ha investito 4 milioni e mezzo di euro: un grande lavoro della Regione laddove prima con il centrosinistra lo scalo era sottovalutato o addirittura venivano dati i soldi, nello specifico 700.000 euro, a una compagnia aerea senza autorizzazione; soldi che tra l’altro sono stati restituiti solo in parte. I soldi investiti hanno dato un gran ritorno e sicuramente Assisi – che è la porta principale dell’Umbria – trae indubbiamente beneficio; chissà perché, però, il Comune – che ne ha parlato anche giorni fa elogiando arrivi, partenze e nuovi record storici sui numeri – non paga la sua quota”.
FOTO © Mauro Berti-Gruppo Editoriale Assisi News
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