Anche Assisi subisce danni immateriali dal terremoto: lo sostiene il Prc di Assisi, che chiede all’amministrazione comunale di attivarsi per ottenere sgravi fiscali per le attività commerciali. “Senza mancare di rispetto alle necessità degli abitanti delle zone tragicamente colpite dai vari sciami sismici di questi mesi (completamente abbandonati dal Governo Renzi-Gentiloni) anche Assisi sta subendo seri danni immateriali da questo continuo stillicidio che è diventato anche mediatico”, scrive il Circolo Peppino Impastato.
Nello specifico, i danni immateriali dal terremoto derivano dal fatto che, sebbene ad Assisi “non è caduto nemmeno un sassolino, le prenotazioni alberghiere hanno subìto un calo, secondo alcune fonti, addirittura dell’80% e con loro stanno soffrendo anche tutte le aziende dell’indotto. Per questo motivo chiediamo che l’amministrazione comunale di Assisi si faccia carico di ottenere dalla Regione Umbria la possibilità di effettuare sgravi fiscali (ad esempio sospensione dei pagamenti delle utenze) per tutte le piccole imprese che lavorano nel comparto turistico del nostro comprensorio. Sappiamo che il Governo Renzi ha esautorato de facto le Regioni interessate dalla gestione della crisi dovuta al terremoto. L’unica possibilità che rimane – sostiene ancora il PRC a proposito dei danni immateriali del terremoto – è uno scatto d’orgoglio della modestissima giunta Marini affinché faccia forti pressioni sul Governo nazionale per realizzare questa importante misura economica. Assisi, è risaputo, è il motore della macchina turistica di tutta la Regione, questo nessuno lo può negare. Trattare la questione Assisi come una emergenza regionale e non solo (visto il continuo afflusso pre-terremoto di stranieri e di turisti provenienti da fuori Regione che hanno portato a presenze record) è un dovere che a nostro avviso è secondo solo alle zone direttamente distrutte dal sisma”.
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