“La ricerca di facili consensi, a suon di promesse e chilometri di catrame, per il Sindaco Stefania Proietti ha un triste epilogo. Triste per l’immagine di Assisi, per le imprese coinvolte loro malgrado e per noi cittadini, che non pensiamo di meritare tutto questo. Accade che per il rifacimento delle strade, il sindaco decida di attendere l’ultimo minuto, pensando così di impressionare maggiormente i cittadini chiamati alle urne tra due settimane. Ma la fretta, come noto, è cattiva consigliera. Previa sottoscrizione di un contratto di appalto in fretta e furia e che ‘con riserva di legge’ – ossia in attesa di ricevere la documentazione sulla regolarità dell’impresa aggiudicataria – viene ordinato l’inizio dei lavori prima che la Prefettura fornisca la certificazione antimafia”, dice Michele Leonelli di Fratelli d’Italia Assisi.
“A distanza di alcuni mesi arriva però l’amara sorpresa: sulla società aggiudicataria (di fuori Regione) pende l’interdittiva Antimafia della Prefettura, che costringe il sindaco a revocare immediatamente l’appalto e affidarlo ad altri. Nel frattempo, però, alcuni lavori sono stati subappaltati ad imprese della zona che, senza loro colpa, si sono viste bloccare parte dei pagamenti. Oltre al danno di immagine per il Comune, c’è la beffa per coloro che hanno lavorato nei cantieri della società interdetta per mafia, senza sapere se e quando verranno pagati. L’errore è grave e – secondo Leonelli di Fratelli d’Italia – poteva essere evitato benissimo, ma la “foga asfaltante” ha prevalso sulla prudenza richiesta in questo ambito. Per affidare lavori urgenti (a seguito di calamità naturali, ad esempio) è normale utilizzare la procedura seguita dal sindaco, perché l’impellenza e la gravità dei problemi da risolvere superano i controlli preventivi che l’Ente è tenuto a fare verso l’appaltatore, ma forzare i tempi per la fretta di ottenere possibili ritorni di immagine nel periodo immediatamente antecedente le elezioni è politicamente esecrabile”.
Per Leonelli, candidato nelle fila di Fratelli d’Italia Assisi, “Stefania Proietti cade su una ‘buccia di banana’, proprio lei che si vantava di aver sottoscritto il protocollo per la legalità con l’allora sottosegretario all’Interno On. Giampiero Bocci e dopo aver sbandierato ai quattro venti la chiusura dell’hotel Subasio, come se fosse stato il Comune e non la Magistratura a stroncare l’organizzazione criminale che lo gestiva. Non stiamo denunciando un illecito, ben inteso, perché le norme consentono l’adozione della procedura seguita, ma ci limitiamo a censurare la smania e l’iperattività dell’ultim’ora, che hanno reso possibile questo pasticcio. Stefania Proietti perde la faccia e il Comune fa una pessima figura. Eppure da tempo le cose non vanno, sono cinque anni che la sua amministrazione si distingue per l’evidente mancanza di fiducia nella squadra dei collaboratori, cacciati o defilatisi per il delirio accentratore di una donna sola al comando, priva di visione progettuale. I cittadini stanno pagando sulla loro pelle una gestione inadeguata che ha portato la macchina comunale al collasso e che ci lascerà in eredità solo debiti. Ma volteremo pagina, perché siamo convinti che gli elettori sapranno distinguere l’apparenza di cui la sinistra si è ammantata, dalla sostanza rappresentata dalla coalizione di centrodestra guidata da Marco Cosimetti. Chiediamo solo ai cittadini di Assisi – conclude Fratelli d’Italia Assisi – di darci fiducia per vincere insieme questa battaglia”.
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