Gli aiuti straordinari ai Comuni anticipati dal premier Conte non sono tali. Lo sostiene il sindaco di Bettona Lamberto Marcantonini, secondo cui non ci sono interventi a favore dei comuni: “Ho letto e riletto l’ultimo DPCM (28.03.20), riguardo al Fondo di Solidarietà Sociale. Intanto non sono nuove risorse! Ma soprattutto non è assolutamente un’anticipazione. All’articolo 10 (i precedenti articoli sono un copia/incolla dei precedenti provvedimenti) si scrive che questo fondo verrà erogato in due rate, una entro maggio 2020 e l’altra entro ottobre 2020. L’anno scorso abbiamo ricevuto la prima rata esattamente il 20 marzo e la seconda ad ottobre”.
Per Marcantonini, “non ci sono interventi a favore dei comuni (i cittadini hanno capito tutti che i Comuni da domani hanno tre miliardi e rotti in più), ma soprattutto non è assolutamente una anticipazione ma un ritardo pericoloso per le finanze dei comuni. Che il signor Conte, con i suoi annunci, illuda tutti i giorni il popolo italiano mi dà fortemente fastidio, che prenda in giro i sindaci e gli amministratori dei comuni italiani con un falso annuncio come quello di sabato sera mi fa pensare che il peggio deve arrivare”.
Da Cannara arriva anche la protesta del sindaco leghista Fabrizio Gareggia, che insieme a Leonardo Latini (Terni), Stefano Zuccarini (Foligno), Francesca Mele (Marsciano), Manuel Petruccioli (Giano dell’Umbria) e Luca Carizia (Umbertide) sottolinea come “Il Governo Conte scarica i problemi e le responsabilità sui sindaci dopo aver fatto la stessa cosa prima con gli ospedali, poi con i governatori di Regione. Ancora una volta – aggiungono – abbiamo assistito ad una conferenza stampa che ha creato delle false aspettative: il premier Conte ha annunciato di aver sbloccato 4,3 miliardi di euro del fondo di solidarietà per i Comuni, ma non ha specificato che erano già state messe a bilancio e non rappresentano alcun aiuto ulteriore. Inoltre – sostengono i sindaci – annuncia di aver aggiunto 400 milioni per erogare buoni spesa e generi alimentari per fronteggiare l’emergenza economica, ma ancora una volta anticipa l’uscita del Dpcm. Quali sono i criteri di ripartizione ai comuni? Quali i criteri di accesso da parte dei cittadini?”.
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