“La Via di Francesco o cammino di San Francesco, che unisce Assisi a Valfabbrica, lambisce la Pieve di San Nicolò. Molti turisti, anche stranieri, che si trovano a percorrere quel luoghi sia in un senso e sia nell’altro, si trovano a Pieve di San Nicolò, attorniati quindi da un piccolo borgo antico”. Lo scrive l’ex assessore Claudia Travicelli, secondo cui “Purtroppo i vari restauri susseguitesi negli anni hanno snaturato in parte l’insieme, immancabile caratteristica costante del territorio Assisiate ed anche in questo luogo è il degrado e la trascuratezza. Quelli non mancano mai, purtroppo…”.
“Un gruppo di turisti stranieri, percorrendolo alcune settimane fa, è rimasto inorridito dal pessimo stato di conservazione e manutenzione di questo piccolo gioiello, tanto da immortalare quanto di brutto hanno trovato, a futuro “ricordo” del loro cammino. Da buoni cittadini nord Europei, si sono sdegnati e noi ci siamo fatti portatori del loro sdegno. Di fronte alla Chiesetta vi è una scalinata pubblica, che conduce ad una piccolissima via, anch’essa pubblica, che termina nel borghetto. Questa, come si evince anche dalle foto, è transennata ed è in stato di completo abbandono. I gradini sono tutti lesionati e il pietrame sconnesso.
“Questi turisti erano convinti giustamente che certi gioielli andassero preservati, curati e mantenuti belli e fruibili. Quella scalinata s’inerpica fino a giungere ad una stradina cieca tra due file di fabbricati antichi che formano il borghetto dei Pieve San Nicolò. Qualsiasi punto del nostro territorio ahimè è abbandonato. Chissà da quanto tempo sono lì le transenne, non occorrerebbero somme ingenti per restaurare la scalinata. Forse mancano le capacità organizzative e non solo, di questo Comune e di chi lo amministra, sempre impegnati a tagliar nastri, a viaggiare per il mondo, naturalmente a spese dei cittadini e poi, tutto se ne va inesorabilmente in rovina”.
“Oramai – scrive Travicelli – quasi si è assuefatti a questo stato di pervasivo degrado, spesso le proteste della gente sono placate con promesse disattese e, ove si faccia qualche piccolo rattoppo, questo viene spacciato per grande opera. Quando finirà questo brutto spettacolo? Speriamo presto… Nel frattempo si inizi a porre rimedio allo scempio che hanno reclamato e documentato questi turisti alla Pieve San Nicolò, che da tempo lamentano anche residenti e non. Inoltre con il denaro delle magnificenti trasferte dei viaggi di piacere, in ogni dove, di rimborsi dei tanti pranzi e delle molteplici cene, dei contributi elargiti a pioggia e di tanto altro, si sarebbe potuto manutenere questo e altre aree del nostro dissestato Comune. La rabbia monta, i cittadini indignati non vivono di taglio dei nastri, di selfie, di video, di trasferte, di pranzi e viaggi vari e tanto altro, questo sia ben chiaro! Per “il tanto altro” e il solito “so tutto io” ne riparleremo presto e come noi ne parleranno tanti altri”.
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