“La Città di Assisi, laboratorio nel mondo al servizio della persona e della vita, sullo scottante tema della pillola abortiva e dell’aborto nella sua complessità, attraverso la maggioranza di sinistra che guida il Comune ha partorito un ordine del giorno confuso e contraddittorio”. Lo segnala il segretario di Fratelli d’Italia Assisi Federico Calzolari. Per Claudia Travicelli, invece, “la fortuna” del Pd Assisiate è stato l’intervento del ministro Speranza. Sono note che si aggiungono a quella del Popolo della Famiglia Umbria e a quella della Lega.
“Nel Consiglio comunale di giovedì 6 agosto u.s., le Donne democratiche che fanno riferimento al Pd hanno proposto un documento in cui si attaccavano le recenti scelte della Giunta regionale in merito alla pillola abortiva. La Sindaca Proietti, in palese imbarazzo, ha modificato tale documento perché tra due fuochi. Il primo inciampo era quello di evitare l’irritazione e lo sconcerto delle forze cattoliche che l’hanno sostenuta. L’altro di non scontentare il Pd, partito più numeroso di maggioranza, con cui vorrebbe marciare nella prossima campagna elettorale”.
“Risultato – secondo Calzolari – un incomprensibile e contraddittorio pamphlet che non le fa fare una bella figura. Da una parte ha condannato la scelta della Regione che sostiene l’aborto solo attraverso il ricovero, tutelando concretamente la salute della donna e ponendosi come serio deterrente all’aborto. Dall’altra, però, per non perdere consensi della sua lista civica, ha lanciato da Assisi un bla bla stupefacente nella sua contraddittorietà, piegando così al proprio tornaconto personale un messaggio che invece poteva e doveva essere forte, proprio perché lanciato da Assisi”.
“Allo scopo, Fratelli d’Italia – ricorda il segretario – aveva proposto, invece, il ritiro del documento contro la pillola abortiva per elaborarne un altro in cui, in modo vero e chiaro, si proponeva che Assisi potesse diventare punto di riferimento per le donne lasciate sole nella difficile scelta tra vita e aborto. Tale proposta avrebbe offerto alla città serafica il giusto rilievo assegnatole dalla storia. Assisi non merita questi atteggiamenti riduttivi, o meglio ancora offensivi da parte del primo cittadino, per il fatto che la città e il Consiglio comunale sono stati da sempre fucina sperimentale di idee sopra ogni appartenenza”.
Per Travicelli invece, “Per fortuna che il Ministro della Salute Roberto Speranza, ha tolto dall’imbarazzo il PD di Assisi e dall’altra parte la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, emanando sabato 8 agosto scorso, dopo dieci anni, le nuove linee guida sull’interruzione volontaria della gravidanza, portandola a 9 settimane ed escludendo il ricovero ospedaliero per la somministrazione del trattamento farmacologico, per brevità chiamato “Pillola abortiva RU486”.
In una lunga nota sull’approvazione dell’odg sulla pillola abortiva di cui riportiamo ampi stralci, Travicelli ricorda che “Settimane dopo il nostro intervento, possiamo dire anche fuori tempo massimo, il PD Assisiate presumibilmente per non toccare certe sensibilità da cui trae linfa vitale assieme alla Lista Civica della Sindaca Proietti, si è visto bene dal presentare la mozione delle Democratiche Umbre, riducendola da mozione ad ordine del giorno, inserito poi all’ultimo punto di quel Consiglio comunale pre-ferragostano, anche perché come è ben noto, alla fine di alcune ore di discussione, pur di tornare a casa, i Consiglieri comunali tutti non si accaniscono sull’argomento quale esso sia. Purtroppo (o per fortuna) così non è successo. Da mozione il PD Assisiate, aiutato dalla lista civica del Sindaco, dopo parecchio tempo, trasfigura questa in un’altra cosa, che nulla a che vedere con il testo e gli argomenti presenti nella mozione delle Democratiche Umbre. Solo un piccolo richiamo al testo originale della mozione delle Democratiche, sotto mentite spoglie si evince nell’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale ad Assisi. (….) C’è voluto un esponente dell’opposizione, il Consigliere comunale Moreno Fortini, per porre l’attenzione sul fatto che il PD non era riuscito a riproporre, come invece in altri Comuni, la mozione integrale ed originale delle Democratiche Umbre, ma un qualcosa che era del tutto differente”.
A quel punto, come ricordato sopra, Fortini “ha quindi proposto in maniera provocatoria”, dice Travicelli, il cambiamento dell’ordine del giorno. Dopo una pausa, “le modifiche proposte dal Consigliere di opposizione non sono state accettate, e ne è seguita quindi l’approvazione da parte della maggioranza dello stesso ordine del giorno, che ripetiamo – ricorda Travicelli – nulla aveva a che fare con la mozione delle Democratiche Umbre. Cosa possiamo commentare di questa incresciosa vicenda? La resa incondizionata del PD di Assisi e della maggioranza, senza nemmeno l’onore delle armi e, per lo stesso PD la scollatura evidente tra il gruppo Assisiate e quello Provinciale. Un Sindaco incastrato da una maggioranza che resta tale solo per tenere la poltrona. Gruppi di maggioranza che non riescono a portare avanti neanche una semplice mozione, per paura di perdere consensi e amicizie … ed anzi pensano che con un finto “scrittino” possano lavarsene le mani. Molto probabilmente queste signore e questi signori (Consiglieri comunali) avrebbero fatto più bella figura non prendendo posizione e non presentando nulla, come d’altronde era loro intento dall’inizio. Le differenze in politica possono esistere, come le diverse vedute, ma in questa maggioranza sono davvero tante, forse troppe. Credo che per la prossima campagna elettorale, non ci annoieremo affatto … nel frattempo … mi viene in mente questo pensiero di Harry S. Truman. Un vecchio trucco politico: “Se non riesci a convincerli, confondili”.
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