Sull’ordine del giorno favorevole alla pillola abortiva RU486, già criticato dal Popolo della Famiglia Umbria, anche la Lega Assisi va all’attacco:”Va e ripara la mia casa. Ma forse stavolta è quella comunale che ha bisogno di una ristrutturazione. Come Lega Assisi si legge in una nota – rimaniamo veramente sbalorditi di fronte alla notizia del sostegno alla pillola abortiva che vede protagonista il sindaco di Assisi, che si professa credente e che proprio dal mondo cattolico è stata in gran parte sostenuta e votata alle ultime elezioni, che l’hanno vista salire sul più alto scranno del nostro Comune. Stefania Proietti, avrebbe deciso quindi di sostenere e portare avanti un Ordine del Giorno con un testo a sostegno della somministrazione della pillola abortiva RU486″.
“Inutile puntualizzare in merito all’ipocrisia sottesa al comportamento di chi si professa cattolico ma poi si fa carico di perseguire politiche contro la vita e la famiglia. Ciò che stupisce in particolare – ancora la nota della Lega – è che pochi mesi fa aveva affermato di voler riaprire il punto nascita di Assisi, in un tempo in cui la natalità è ai minimi termini, ma non è favorendo la scelta abortiva che si può raggiungere un simile obiettivo. Pertanto ne deduciamo come fosse sterile e pretestuoso quell’appello fatto alla Regione nella cui maggioranza non c’è più il partito che l’ha sostenuta in campagna elettorale. A meno che il suo obiettivo sia quello di trasformare il volto della città serafica, aprendosi alle nuove ideologie consumistiche, materialistiche ed edonistiche, per cui alla fine anche un punto nascita potrebbe benissimo essere utile anche ad impedire che la vita stessa nasca con l’interruzione farmacologica in gravidanza. Non vogliamo credere sia così, ma nel caso che almeno lo dica chiaramente. Faccia chiarezza sul suo pensiero in merito alla politiche a sostegno della famiglia”.
“Noi come Lega di Assisi abbiamo le idee chiare in proposito ed a livello regionale abbiamo sposato la linea del Presidente Tesei, che sostiene la famiglia con varie misure, e prevede un forte sostegno per le donne che si trovano al bivio davanti alla drastica e drammatica scelta dell’aborto farmacologico. Crediamo fortemente nei valori e nelle tradizioni cristiane che contraddistinguono da sempre le azioni della nostra città serafica, ma che forse nella casa comunale iniziano a scricchiolare. Sappiamo benissimo di vivere in uno stato laico, ma non si può far uso dei valori e dei voti dei cattolici per essere eletti e poi tradirli così. E non si può far finta di non sapere che Assisi sia un punto di riferimento per tutti i cristiani del mondo, oltre che per il suo patrimonio storico ed artistico, che in gran parte peraltro ha le stesse radici e connotazioni religiose. Per Assisi quindi – conclude la nota – è proprio venuto il momento di cambiare, prima che sia troppo tardi”.
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