Il centrodestra chiede maggiore attenzione per i problemi delle aree verdi. Da Fratelli d’Italia Assisi si segnala la situazione di degrado del campetto di via Aldo Moro, mentre Giovanna Sensi, candidata con la Lega Assisi, si punta il dito contro il persistente degrado del Pincio.
“Il campetto di Via Aldo Moro rimane chiuso”, l’incipit della nota di Fratelli d’Italia Assisi, secondo cui “A S. Maria degli Angeli, al centro del grande complesso residenziale tagliato a metà da Via Ermini, i giovani guardano con stupore e rabbia i lucchetti che impediscono l’accesso al campetto. Messi lì dall’Amministrazione comunale nel periodo dei lockdown, da allora non sono più stati tolti. Speriamo che ci siano valide scuse e che ciò non sia dovuto semplicemente a ragioni economiche. Ogni giorno vengono sbandierate cifre iperboliche per interventi fatti – e spesso per progetti virtuali – da centinaia di migliaia di euro, che chissà chi pagherà – ma non si trovano pochi spiccioli per la manutenzione del campetto. Se vi fossero dei lavori da fare – conclude la nota – quando si pensava di metterci mano, dato che siamo ormai ad agosto?”.
Sempre per quanto riguarda i problemi delle aree verdi, invece, Giovanna Sensi, candidata consigliere in quota Lega, segnala il degrado del Parco Regina Margherita, il Pincio per gli assisani. “Il Pincio era un luogo di ritrovo per eccellenza, oggi – superata l’entrata – le foglie scivolose, i rami secchi e gli arbusti prendono il sopravvento sulla bianca ghiaia dell’ingresso, le staccionate cadute sul selciato hanno smesso da tempo la loro funzione, l’anfiteatro con le sue gradinate ormai quasi irriconoscibili, testimone muto di gioiose serate, sembra ancora aspettare quei giovani che oggi però non ci sono più… il bar che potrebbe accogliere e dare ristoro ai tanti turisti che potrebbero fermarsi e ridare vita ad uno dei più bei parchi di Assisi e dintorni ha la saracinesca tristemente abbassata e poi la sporcizia.. raccoglitori rotti da cui fuoriescono rifiuti di ogni genere da tempo abbandonati insieme a fili di ferro e residui di lavori lasciati lì come depositi all’aperto, per di più pericolosi per quei ragazzini che volessero avventurarsi per quei sentieri quasi boschivi”.
“E pensare – scrive ancora Sensi – che la Sindaca Proietti con la giunta tutta, solo nel giugno 2021 con solenne inaugurazione dichiarava: ‘soddisfazione per la riapertura del Pincio, polmone verde della città e luogo particolare per i suoi cittadini’, dichiarando che i lavori non si sarebbero fermati lì. Ma a tutt’oggi niente di quanto promesso è stato mantenuto, al contrario, a distanza di un anno il parco sembra perseverare in un totale stato di abbandono con la parte alta dei giochi e del bellissimo laghetto ormai preda di erbacce, arbusti e di una vegetazione che sta prendendo il sopravvento ricoprendo, ormai, tutto quanto in passato c’era di bello”.
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