Da qualche giorno nell’assisano, e in particolare a Palazzo e Tordibetto di Assisi, per mezzo di una raccomandata, stanno arrivando (con assegno postale) i rimborsi Umbra Acque ricompresi per il recupero delle somme versate (non dovute) della quota di depurazione. “La società Umbra Acque S.p.A. nei primi mesi del 2016 – spiega Claudia Travicelli – convenne con la sottoscritta che tale aliquota non doveva essere corrisposta, poiché il collettore fognario nella zona di Palazzo e Tordibetto era inesistente e l’opera, a quella data era in corso di appalto. Da quel momento a tutti i residenti o proprietari delle utenze furono recapitate le bollette pari a zero, fino al ripiano delle somme dovute. Da Giugno 2017 Umbra Acque S.p.A. ha iniziato ad inviare note di credito a chi, ancora a quella data vantava un credito sostanzioso e conseguentemente in questi giorni per le stesse, stanno arrivando gli assegni postali”.
A proposito dei rimborsi Umbra Acque , Travicelli ricorda che che dall’inizio del 2016, per le utenze delle zone di Tordibetto e di Palazzo è stata tolta l’aliquota per il contributo di depurazione e che se una sentenza della Corte Costituzionale stabilisce che ‘gli utenti collegati alla pubblica fognatura non serviti da impianti di depurazione (perché assenti o temporaneamente inattivi) non sono tenuti al pagamento della tariffa di depurazione’, a tutti gli utenti di Palazzo e Tordibetto di Assisi è continuata ad essere addebitata in bolletta “la componente di depurazione”, calcolata a secondo delle fasce, in base al consumo idrico. Come più volte ribadito dalla sottoscritta, si trattava di denaro non dovuto che invece da anni i residenti pagavano”.
All’epoca Travicelli, da consigliere comunale, sollecitò con un’interpellanza i rimborsi Umbra Acque e un’assemblea pubblica, che ebbe luogo a Palazzo nel mese di marzo 2016, alla presenza del FF Antonio Lunghi, della sua Giunta e sopratutto di moltissimi residenti. Già d’allora, si richiedeva sì il rimborso, ma anche la realizzazione di un’opera fondamentale per mitigare l’inquinamento del fiume Chiascio, su cui convergono i fossi degli abitati di Tordibetto e Palazzo. Tale opera veniva già considerata meritevole di precedenza nel 2002, prima del passaggio delle competenze agli ATI e quindi ad Umbra Acque; è stata individuata come prioritaria nei vari POT triennali dell’azienda e ne ha visto l’approvazione con determina dell’ ATI 2, n°. 26 del 20/07/2015, utilizzando finanziamenti comunitari, che furono resi noti in data 02/09/2015 dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini”.
A volte – conclude Travicelli sui rimborsi Umbra Acque – occorre avere anche il coraggio di intraprendere sfide apparentemente impossibili, soprattutto quando avverti la piena condivisione di uomini, donne, famiglie intere. Ciò mi consente di agire ogni giorno con onestà ed umiltà, indifferentemente dal “trattamento” che mi è stato riservato da alcuni. Non c’è gioia e gratificazione più grande di un risultato concreto e condiviso, attraverso una azione popolare. Lascio ad altri la politica delle parole vuote, delle apparenze, delle menzogne gratuite e delle false promesse. Da sempre sono dalla parte della gente e lì, in qualsiasi veste mi ritroverò, la buona politica non si pratica mai ‘contro’ ma soltanto ‘per’ buone cause e ‘insieme’ ai cittadini”.
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