Si è chiusa questa mattina, mercoledì 27 novembre 2024, la prima edizione dell’Hackathon Tech for SHRINEs, una “competizione-evento” al quale hanno partecipato, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici, interessati soprattutto alla protezione dei luoghi di culto. Assisi, città simbolo di dialogo interreligioso e patrimonio dell’umanità, ha ospitato questo prestigioso appuntamento in quattro location emblematiche: la Basilica di San Francesco, l’Eremo delle Carceri, Piazza del Comune e la Pinacoteca. Questi luoghi sono stati completamente digitalizzati, creando dei “digital twin” che consentiranno alla municipalità, alle forze dell’ordine e agli operatori del settore di studiare i flussi delle persone in vista di grandi eventi come il Giubileo e l’Ottocentenario francescano.
L’obiettivo era di individuare le soluzioni più efficaci per contrastare i rischi e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce esistenti. In totale hanno partecipato 150 esperti, con 11 team di innovazione che presenteranno le loro soluzioni davanti a 10 valutatori di alto livello e un panel di oltre 10 potenziali investitori. È stato previsto il coinvolgimento di 8 gruppi religiosi, più di 25 keynote speaker, 3 workshop tematici e la presentazione di oltre 15 progetti finanziati dall’Unione europea. Quattro i progetti finalisti, concentratisi sul prevenire furti d’arte o vandalismi, ma anche attacchi terroristici, prevenzione dei rischi in luoghi affollati e attacchi biologici.
I 4 team premiati sono Ascanio Technology per l’Eremo delle Carceri con un sistema di monitoraggio strutturale con fibre ottiche, integrato durante i lavori di restauro, per garantire una sorveglianza duratura e minimamente invasiva; Etra POP-ART Platform per Piazza del Comune che ha ideato una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare in tempo reale immagini e audio, rilevando comportamenti violenti o anomalie e inviando avvisi tempestivi; AiVu per la Basilica di San Francesco: un sistema di videosorveglianza intelligente basato su AI per rilevare e prevenire crimini contro la proprietà, vandalismi e furti, garantendo sicurezza pubblica e protezione del patrimonio; e infine AI-CROWD-DEEP per la Pinacoteca Palazzo Vallemani: un’analisi video in tempo reale per monitorare il comportamento delle folle, rilevando sovraffollamenti, soste prolungate e comportamenti anomali, garantendo una gestione ottimale dei flussi.
Il presidente della Fondazione Safe Andrea D’Angelo ha dichiarato: “In questi tre giorni ad Assisi, dopo due anni di lavoro congiunto a livello europeo, abbiamo identificato le principali vulnerabilità dei luoghi di culto, che possono derivare da problematiche ambientali, rischi umani, terrorismo e gestione delle folle. Le soluzioni proposte dai team partecipanti rappresentano tecnologicamente il futuro per proteggere meglio questi luoghi, mantenendoli al contempo aperti e fruibili. La nostra speranza è che una o più di queste soluzioni venga effettivamente implementata proprio qui ad Assisi.”
Il sindaco Stefania Proietti ha partecipato al workshop “Ethics of Innovative Technologies”, confrontandosi con padre Paolo Benanti, esperto di etica delle tecnologie, presidente della Commissione Ai per l’informazione e consigliere di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale. In questa occasione, Proietti ha ribadito l’impegno nel promuovere l’innovazione digitale, sottolineando come l’accesso alla rete sia uno strumento fondamentale per creare ambienti favorevoli ai giovani e attrarre talenti, per lo sviluppo economico e sostenibile e per l’innovazione. “San Francesco è stato un innovatore del suo tempo, attualissimo ancora oggi e capace di trasformare la società attraverso valori di semplicità e fratellanza. Oggi Assisi – ha affermato il sindaco Proietti – continua questa tradizione, abbracciando l’innovazione tecnologica per proteggere e valorizzare il nostro patrimonio culturale e spirituale. L’evento di Assisi si inserisce negli obiettivi di innovazione e sviluppo peri rendere l’Umbria la regione più digitale d’Italia.”
L’hackathon “Tech for SHRINEs” rappresenta un passo significativo nel percorso di digitalizzazione e innovazione e ha l’obiettivo di coniugare tradizione e modernità per un futuro veramente sostenibile e inclusivo.
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