Si rinnova ad Assisi il rito della Scavigliazione 2023, al termine della santa messa “Nella Cena del Signore” presieduta dal Vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, con la reposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione dei fedeli. La deposizione del Cristo Morto (appunto “Scavigliazione”) è a memoria della morte del Signore ricordata in ogni celebrazione e adorazione eucaristica. La statua è ora in Cattedrale, aperta per l’adorazione.
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Durante il giovedì santo, dunque, al termine della messa i canonici della Cattedrale muovono dalla cappella del Sacramento verso l’altare seicentesco del Crocefisso, nella navata sinistra, dove è venerato un Cristo ligneo del XVI Secolo. Due sacerdoti salgono una ripida scaletta fino alla sommità della croce, liberano dal chiodo la mano destra e ruotano il braccio di Cristo lungo il fianco, schiodano l’altro braccio ed in ultimo i piedi. (Continua dopo la fotogallery)
Il Deposto scende sorretto dai celebranti ed è solennemente adagiato su un cataletto al centro della navata mediana, dove è esposto alla venerazione e al bacio di adorazione dei fedeli. La cerimonia della Scavigliazione ad Assisi è accompagnata dal canto e in questo rituale sopravvive l’ultimo ricordo della trecentesca lauda drammatica omonima. La scavigliazione è infatti il termine che indica proprio la deposizione di Cristo attraverso la rimozione dei chiodi e il dramma della Passione.
Dopo la Scavigliazione 2023, il Venerdì santo mattina la processione del Cristo Morto, nel pomeriggio la Celebrazione della Passione del Signore e alle ore 20,30 la processione con la Madonna Addolorata fino a San Francesco e ritorno con il Cristo e la Madonna alla cattedrale di San Rufino. L’8 aprile alle ore 22,30 veglia pasquale a San Rufino, mentre il giorno di Pasqua il vescovo celebrerà la santa messa nella concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra.
FOTO © Mauro Berti – Gruppo Editoriale Assisi News
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