Pssano gli anni, cambiano le stagioni, le luci spente ad Assisi rimangono un punto fermo. Da inizio novembre, in due giorni su tre, le luci non funzionano nella parte bassa di Assisi, zona via Giotto, via Bernardo da Quintavalle, via Portica (dove aiutano le vetrine dei negozi, finché aperti), via Fortini. Da due anni, almeno, è noto che quando piove – abbastanza inspiegabilmente, visto che l’anno domini è il 2021 – le luci si spengono. Eppure nessuno è riuscito, altrettanto incredibilmente, a trovare una soluzione.
Si tratta insomma di problematica non nuova e più volte fatta presente all’amministrazione comunale, che – almeno a parole, nel marzo del 2020 – aveva deciso di prendere di petto la situazione. Come rivelato dal sindaco, Stefania Proietti, nel corso di un incontro al circolo del Subasio, l’amministrazione ha deciso di presentare un esposto per segnalare i numerosi e ripetuti disservizi dei 1.2000 punti luce assisani di competenza dell’Enel. Lampioni per cui i cittadini pagano 70.000 euro l’anno con un servizio non sempre all’altezza della bolletta, come dimostra l’ennesimo caso delle luci spente ad Assisi centro storico. Sempre Enel, ha anticipato il sindaco, ha trovato dei fondi per interrare finalmente alcuni cavi lungo le strade comunali che spuntavano dalla strada o penzolavano dai palazzi.
Eppure, un anno e mezzo e una pandemia dopo, si è di nuovo daccapo. Chissà che non serva un moderno Prometeo per rubare il fuoco agli dei e darlo agli uomini anche per fare luce.
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