Dopo quelli di Palazzo di Assisi, nuovo caso di errore in un cartello stradale: succede a Rocca Sant’Angelo, come segnala lo storico dell’arte Elvio Lunghi. Di seguito il suo intervento.
Giusto quarant’anni fa, nel 1983, dedicai uno studio alla decorazione della chiesa di Santa Maria in Arce presso Rocca Sant’Angelo. Un ricercatore d’archivio, Mario Gasperini, mi corresse in un articolo uscito negli Atti dell’Accademia Properziana del Subasio, pubblicando una documentazione inedita che indicava il titolo corretto della chiesa dei frati in Santa Maria della Rocchicciola: la denominazione “in Arce” era palesemente errata. Sbagliare si sbaglia, non c’è niente di male ad ammettere l’errore. Per avere certezze basterebbe leggere i cartelli stradali comunali: i privati possono sbagliare e nel Web s’incontrano tante indicazioni sbagliate, ma il pubblico non deve sbagliare.
Giusto ieri una amica di Rocca Sant’Angelo mi ha mandato una foto del nuovo cartello stradale che è stato esposto a indicare la via che dalla piazza antistante il castello di Rocca Sant’Angelo conduce alla chiesa di Santa Maria della Rocchicciola e all’annesso convento che ospita la Comunità femminile Adveniat. Il cartello recita “Eremo e Chiesa della Rocchicciola (in arce)”. Dice proprio cosi: Eremo maiuscolo, Chiesa maiuscola, Rocchicciola maiuscola, Arce tra parentesi e minuscola. Non viene indicato il nome della chiesa e si chiama eremo un convento di frati che storicamente non lo è mai stato.
Un tempo esisteva una Commissione toponomastica che indicava le corrette denominazioni di strade e di piazze, e ne erano parte studiosi serissimi, per fare solo un nome penso a Francesco Santucci. Oggi non so se questa Commissione esiste ancora, o se è stata assorbita tra le competenze del Sindaco come è avvenuto da tempo per l’Assessorato alla Cultura. Non credo che sia compito di un Sindaco controllare che i cartelli stradali siano corretti. Però si chiede troppo che almeno lo siano?
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