Riaprirà in due tempi il teatro Metastasio, chiuso da anni viste le pessime condizioni della struttura e visto che i tentativi di rivitalizzarlo sono, almeno finora, andati falliti. Nel 2020 sono partiti i lavori di riqualificazione, un milione di euro che avrebbero dovuto concludersi nel 2021, ma che sono slittati perché durante le ricognizioni finali ci si è accorti che le capriate del palco principale sono più malmesse del previsto: i sopralluoghi infatti hanno permesso di capire, fermo restando la bontà della struttura in cui gli ultimi lavori risalgono agli anni ’50, c’era la necessità di una riqualificazione del piano di falda e delle capriate.
Come ha spiegato il sindaco Stefania Proietti durante l’incontro al Circolo del Subasio qualche settimana fa, la riapertura,incrociando le dita, è prevista entro fine anno, partendo dalla hall e dal ridotto a piano terra: nel “nuovo” Metastasio la struttura avrà un unico spazio per gli spettatori, quindi non più divisione tra galleria e platea, e due spazi in più, uno a piano terra, accanto alla hall, il ridotto, e un altro al piano superiore, che possono essere utilizzati per piccole rappresentazioni teatrali, laboratori, presentazioni di libro e proiezioni cinematografiche. Questi spazi, di 70 posti ciascuno, sono completamente autonomi dal punto di vista dell’impiantistica e quindi della fruibilità.
La hall del Teatro Metastasio è centrale nel progetto, da qui è prevista la risoluzione di tutte le problematiche relative all’abbattimento delle barriere architettoniche: non ci saranno più rampe esterne e interne, ma grazie a un ampliamento dell’ingresso di un metro e 40 si elimina la scala esterna e si accede direttamente all’interno del teatro. Questo spazio di 160 metri quadrati si estenderà oltre le vecchie pareti e anche questo sarà utilizzabile in maniera autonoma: collocati sotto la galleria-platea, che avrà 280 posti, saranno sistemati alcuni servizi come il bar e il guardaroba. Da un punto di vista storico-artistico due le novità: durante i lavori sono state riscoperte le decorazioni dell’Ottocento e la parete che ospitava i palchetti, che saranno rese visibili al pubblico con una soluzione innovativa, ed è stata avviata l’operazione di restauro del fondale del palcoscenico dipinto dal pittore ascolano Raffaele Fogliardi nel 1839. (Foto in evidenza e in basso di qualche mese fa)
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