(Stefano Berti) Una città lasciata troppo spesso in balia degli eventi, dove i vigili urbani il più delle volte sono impiegati come cerimonieri e non come forza di polizia. Problemi sul traffico si registrano praticamente ovunque nel comune di Assisi, ma quasi nessuno li vede e anzi ci si offende (ai “piani alti”) se qualche giornalista, svolgendo il proprio lavoro onestamente, segnala problematiche reali e vere. Certamente i segnalatori – perlopiù cittadini – ottengono qualche minuscolo intervento che dura poco, e poi nulla più.
Iniziamo dal centro storico. I turisti entrano spesso liberamente togliendo numerosi posti ai residenti, mentre aree di sosta non consentite sono piene di auto parcheggiate e senza permesso (vedi Piazza San Rufino). Finita o quasi l’emergenza Covid e cadute le normative che imponevano ampi spazi tra un tavolo e l’altro, le strade del centro sono impraticabili per cittadini e turisti visto il proliferare di attività e di tavolini in vie e vicoli in cui oramai è più lo spazio considerato ‘suolo pubblico di proprietà privata’ che lo spazio per transitare a piedi, con le auto e persino ai mezzi del servizio cittadino.
Gli organici ridotti, specialmente nelle ore notturne, consentono lo scorrazzare di motorini che – peraltro anche di giorno – fanno il bello e il cattivo tempo spesso anche in aree pedonali, senza dimenticare le biciclette che corrono (anche contromano) dove non potrebbero. Tutto, costantemente, senza controllo. Il parcheggio selvaggio domina in Piazza del Comune e in molte altre zone, con cittadini che lamentano verifiche quasi sempre assenti. Camion che addirittura sono arrivati negli ultimi due mesi anche in pieno centro storico, arrecando problemi. Usufruire delle due ore gratis nei parcheggi dedicate ai residenti del comune sarebbe bello e interessante, magari se si facessero rispettare orari di accesso alla città e si multasse chi non ha diritto a sostare fra le mura.
E le frazioni? Le colonnine verdi – ormai “finti” autovelox – sono diventate cestini della spazzatura, non tutte ma quasi. Pochi (o nessuno) i vigili negli orari di entrata ed uscita dalla scuola, almeno dove sarebbe necessario. Nemmeno gli scuolabus a volte riescono a circolare in modo agevole intasati dal traffico (vedi la scuola elementare Giovanni XXIII a Santa Maria degli Angeli, un esempio su tutti) risultando un pericolo anche per gli stessi bambini.
Il resto, poco o niente. Spesso è stata la redazione di Assisi News a segnalare parcheggi selvaggi, dalle tante vie di Santa Maria degli Angeli (su tutti l’accesso, alla Stazione, per via D’Annunzio, zona spesso fuori controllo), poi a Rivotorto, fino ad arrivare a Viole, Palazzo e a Petrignano. Folli corse di auto che a velocità sfrecciano incuranti senza che nessuno le controlli (ed è un’emergenza continua). Pedoni spesso a rischio, con episodi notturni segnalati da più parti. Per non parlare dell’impunità che regna sovrana sull’abbandono dei rifiuti, spesso (episodio altamente diffuso e gettonato) al di fuori delle campane del vetro. Nessuno vede, e i casi proseguono. Insomma, tanti problemi zero controlli.
E come citato in apertura, ecco perché spesso ci si chiede perché i vigili urbani ad Assisi non vengano destinati al loro vero ruolo, il controllo del traffico, con maggiore continuità, anziché troppo spesso essere impiegati in servizi di rappresentanza anche in situazioni a volte meno importanti.
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